Hai fatto il Mondo? è un'antologia di cronache del turismo organizzato
narrate da un ex addetto ai lavori. Occasionale - quando le bollette
imperversavano - accompagnatore turistico per circa un decennio, l’autore
descrive una collezione di orrori nei quali è inciampato nel corso di una poco
stimata carriera. Nel raccontare ha cambiato qualche codice fiscale: gli
avvocati, è noto, non vivono di sola gloria.
HAI FATTO IL MONDO?
Orrori del turismo organizzato raccontati da un
‘addetto ai lavori’
https://www.amazon.it/dp/169293144X?ref_=pe_3052080_397514860&fbclid=IwAR16HMZ5XcFEQ83sbGaRjuXWc2gbAJIzj43FzCb8oZsOVVEEgf4-SyzdlGs
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Introduzione
Cose
turche
La
prova del nove
Ruffiano
Lariam,
come fosse acqua
Valigie
Ho
fatto il Brasile
Amore
proibito
Missione
impossibile
Ghetti
Greggi
Glossario/gergario
Introduzione
“A 21
anni ha visitato tutti e 196 i paesi del mondo: è record” - hanno titolato
di recente alcuni giornali italiani per serve. E giù a narrare le incredibili
avventure di una tardo-adolescente americana con i soldi, noia a carrettate, un
account Instagram e un estremo bisogno di attenzione.
A
ventun’anni io avevo una malattia simile (esterofilia) ma sottozero soldi,
pochissima noia e un estremo bisogno di fidanze. Instagram era fantascienza. Collezionavo
fumetti, francobolli e sogni, ma già avevo gusti
in quanto a ciò che avrei voluto conoscere e quanto no. Ricordo che non
sarei andato in Polonia - allora per me simbolo massimo di tristezza e grigiore
applicati alla vita terrena - nemmeno per tutto l’oro del mondo, ma anche che
sarei andato a casa della prima mulatta brasileira
pagando tutto l’oro del mondo (che non avevo). Fuori dai sogni, già andare a
San Marino era un esborso da valutare seriamente, figuramose a San Paolo o a
San Blas. Allora erano i mitici anni Ottanta, in cui la pecunia circolava solo
per alcuni socialisti e, nonostante io non fossi iscritto al partito, iniziai a
viaggiare seria(l)mente alla fine dei medesimi grazie alle monetine raschiate
dal fondo del barile. I quel periodo prendere aerei era ancora un lusso per
pochi, in cabina venivi intossicato dai tabagisti e viaggiare poteva darti sensazioni
epiche quasi marcopoliste. Da allora sono passati trent’anni, eppure c’è ancora
chi, nel 2019, trova cool
collezionare visti di paesi fatti.
Paesi dei quali, ovviamente, non si è capito un cazzo, avendovi passato un
quarto d’ora netto. Ego da social, lo
schifo massimo dei nostri giorni. Possibile che ancor oggi i media e chi li
consulta trovino interessante i narcisismi collezionistici di una creatura
privilegiata?
Negli anni Novanta, abbassate un po’ di
creste, viaggiare divenne un’attività più popolare. Sempre più compagnie aeree
a impestare i cieli, le prime low cost
- allora se ne parlava come di cose incredibili di altri pianeti più progrediti
-, basta tabagisti in cabina. La mia voglia di esotismo era ai massimi livelli,
ma non potevo dire lo stesso del mio conto bancario. Sopravvivevo grazie alle
monetine datemi dagli editori in cambio delle mie foto e dei miei racconti, ma
anche grazie alle donazioni di benedetti parenti partigiani. Come riuscire a
viaggiare, meglio e di più, sullo sfondo di un desolante panorama economico
personale?
..Voci
di corridoio mi arrivarono alle orecchie. Perché
non fai l’accompagnatore turistico? Viaggi e sei pure pagato per farlo.
Altra fantascienza? Un po’ come fare l’attore porno, se ti piace tanto ma davvero
tanto la ginnastica?
Mi informai.
Mi feci arruolare.
Dopo un decennio, appena ho potuto, ne sono
scappato.
Per anni ho giurato che avrei scritto questa
specie di libro solo quando mi avessero radiato dall’albo degli Accompagnatori
Turistici o, per motivi di età e di logoramento testicolare, mi fossi ritirato
dalla suddetta attività. È giunto il momento (no, non sono stato radiato).
Baionetta in resta, dunque, un bel respiro, e via andare. All’attacco, si
parte.
Il magazzino cui attingere è colmo di
scampoli: racconti di colleghi e di amici, servizi giornalistici, esperienza
diretta sul campo, voci di corridoio captate nell’ambiente dei ‘tour leader’. Brevi flash attinti qua e
là in una decina di paesi e che, spero, diano un’idea d’insieme, la mia, del
vorticoso e malandato mondo del turismo organizzato.
Cose turche,
inedito, è una collezione di e-mail criptate ad amici in previsione di un loro
viaggio da finti ricchi - Rolex sui polsini e servi terzomondisti ubbidienti a
bordo - su un caicco turco. Il botta-e-risposta telematico con l’organizzatore
turcomanno, mostruosamente esilarante - oltreché per il suo torturare la lingua
italiana, anche per il suo modo filosofico di concepire il viaggio in barca -,
la dice lunga su di loro e, soprattutto, su di Noi.
Sette dei dieci racconti che seguono - uno
per ogni anno di poco onorata carriera -, in parte inediti, in parte pubblicati
su altri libri, sono ispirati alle mie (dis)avventure vissute scarrozzando
gruppi di turisti nei quattro angoli del globo. Tutte stravere, ovviamente
hanno imposto il cambio dei nomi dei personaggi principali e di qualche
controfigura. Fra questi racconti, Ruffiano è la versione ampliata di Sou
brasileiro?, in origine pubblicato su Tropico Banana (Feltrinelli
Traveler, 2001). Conclude Greggi,
partorito come trampolino di partenza per la sceneggiatura di un racconto a
fumetti da farsi per la mano santa di Zio Filippo, in arte Scòzzari, se solo Zio
Filippo non fosse così tremendamente pigro.
Fasten your seat belts e buon viaggio. L’odio per il concetto di fare il mondo è incluso nel costo del
biglietto (prezzo di copertina).
versione cartacea:
https://www.amazon.it/dp/169293144X?ref_=pe_3052080_397514860&fbclid=IwAR16HMZ5XcFEQ83sbGaRjuXWc2gbAJIzj43FzCb8oZsOVVEEgf4-SyzdlGs
versione kindle:
https://www.amazon.it/Hai-fatto-mondo-organizzato-raccontati-ebook/dp/B07Y826665/ref=sr_1_6?qid=1569463203&refinements=p_27%3APietro+Sc%C3%B2zzari&s=books&sr=1-6
COPERTINA:
Ricamo di Satoko Ishizaki da foto
(turisti cinesi a Pattaya)
su FB:
https://www.amazon.it/dp/169293144X?ref_=pe_3052080_397514860&fbclid=IwAR16HMZ5XcFEQ83sbGaRjuXWc2gbAJIzj43FzCb8oZsOVVEEgf4-SyzdlGs
versione kindle:
https://www.amazon.it/Hai-fatto-mondo-organizzato-raccontati-ebook/dp/B07Y826665/ref=sr_1_6?qid=1569463203&refinements=p_27%3APietro+Sc%C3%B2zzari&s=books&sr=1-6
COPERTINA:
Ricamo di Satoko Ishizaki da foto
(turisti cinesi a Pattaya)
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